
Quando ci si chiede se l'uomo è stato fabbricato da civiltà intelligenti è possibile che il cosiddetto testo sacro per eccellenza ci fornisca tracce della loro provenienza esterna? L'Adam è stato fatto realmente sul nostro pianeta o deriva da una matrice che si trova molto lontano? La "coda carnosa" di una particolare costellazione ci fornisce i codici che indicano una mappa celeste segreta degli Elohim? Cosa ci vuole comunicare la letteratura rabbinica quando ci parla del mistero dei poteri della rugiada "celeste"? Che cosa ci hanno nascosto nei secoli e che invece si trova sotto i nostri occhi nella stessa Bibbia? Apriamo l'incredibile scrigno dei segreti del Salmo 24: dal Gan Eden, all'Arik Anpin fino al doppio stargate; i due Gan Eden, con una loro porta nascosta in Israele, e ancora il pilastro, la colonna, la scala e le delizie "celesti" di Kimah, la zona del cielo in cui... Sempre "facendo finta che" si aprono nuove porte alla conoscenza. Il primo capitolo di Genesi e poco oltre: si sta parlando realmente della Terra? La doppia creazione dell'Adam. Origine del nome Elohim: semplici etimologie o concetti segreti?
Dettaglio del libro
Titolo del libro: Le porte degli Elohim. Ipotesi bibliche ed extrabibliche da Adamo al Gan Eden PDF
Categoria del libro: Libri,Religione,Cristianesimo
Editore=Uno Editori (13 dicembre 2018)
Collana=Uno Editori
ISBN-10=8833800008
Una grande dote di Mauro Biglino è quella di scrivere sempre, anche concetti difficili, in modo semplice, esaustivo e chiaro. Inoltre sa catturare l'attenzione del lettore o dell'ascoltatore, quando fa le conferenze, con grande passione, sensibilità e serietà. Purtroppo, per la prima volta, mi ritrovo a essere critico in un suo lavoro per due motivi; il primo per la ripetitività di alcuni argomenti già trattati in passato e per secondo, lo dico con rispetto ma purtroppo per me è così, per il coautore dott. Massimo Barbetta che non riesce proprio a catturare la mia attenzione, l'avevo già notato nel suo libro "Stargate, il libro degli egizi" che ho lasciato a metà. Egli è, il dott. Barbetta, troppo tecnico e mette troppa carne al fuoco, troppi concetti, troppi codici, troppo di tutto creando, in me, troppa confusione. Il libro non riesce a essere scorrevole e, come già detto, non cattura la mia attenzione. Mauro Biglino è unico, troppi i replicanti, e credo che egli debba proseguire da solo perché i libri a quattro mani rischiano, non sempre, difatti è ottimo quello con il dott. Pietro Buffa "Resi umani", di diventare noiosi. Mi spiace davvero ma stavolta il lavoro non mi ha convinto e spero possa diventare, in futuro, un po' più "coraggioso" uscendo anche un po' dalla bibbia aprendo le sue enormi conoscenze mettendole a disposizione dei suoi lettori. In fondo, a noi, delle critiche degli esegeti dogmatici poco importa, l'esigenza, secondo il mio modesto parere, è quella di un Biglino che ci porti sempre più a allargare i nostri orizzonti, a mettere in discussione i dubbi che ci attanagliano, a ampliare la nostra mente e le nostre percezioni che trovano sempre più conferme nei suoi studi di un uomo che reputo un grande uomo, storico e filosofo del nostro tempo.
Un pasticciaccio, una caterva di dati e traduzioni in chiave filologica, pesantissimo,non scorrevole,non divulgativo,troppo tecnico.Si perde il filo dopo mezza pagina. Senza arzigogolarsi bastava scrivere 50 pagine lineari,con i dati conclusivi e spiegazioni semplici ponendo come note le fonti di lettura e traduzione. Da evitare come la peste.Putroppo Biglino ha toppato ad accostarsi a Barbetta perchè è evidente che il libro non è scritto a 4 mani,ma al massimo a due piedi.A fine testo...confermo quello che ho già scritto. Tra ipotesi azzardate legate a interpretazioni, traslazioni fantasiose, si perde il concetto di leggere qualcosa per quello che è e ci si perde tra cabalistica,mappe,disegni,numerologia...macigno illeggibile.
Mauro Biglino, coadiuvato stavolta dal dott. Barbetta, analizza da par suo testi biblici ed extra-biblici arrivando a sfiorare concetti di astrofisica come i worm-holes e ricavando da questi studi una mappa stellare da dove sarebbero provenuti gli Elohim. Indubbiamente avvincente.
arrivato senza difetti e nei tempi previsti. Libro molto interessante. non si riesce a leggerlo in due ore ma e' comunque comprensibilissimo.
Ogni analisi lessicale è suffragata da doppi richiami a dizionari di ebraico.E' adatto ad un pubblico con almeno qualche conoscenza di base degli argomenti trattati o, comunque, appassionato alla materia.
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